Cari Alberto e Vittorio, cerco di aiutarvi come posso...
Per la bisque potete procedere in maniera tradizionale.
Quindi fate rosolare
teste e carapaci dei crostacei, in una casseruola con dell’olio. Quando saranno belle arrostite ma non bruciate, sfumate con un buon brandy. Lasciate evaporare e aggiungete pomodori o pomodorini tagliati a pezzi, poi proseguite per il tempo necessario a far asciugare e “tostare” ancora un po’ prima di aggiungere acqua fredda, fino a coprire abbondantemente.
Aggiungete un pizzico di sale e lasciate cuocere qualche ora fino a quando l’acqua non sarà profumatamente saporita. A questo punto si filtra e si abbatte in positivo.
Una volta fredda potete confezionarla in sottovuoto, anche in monoporzione.
I crostacei invece li pastorizzerei con una
cottura HTST, sarebbe a dire alta temperatura per poco tempo, cioè
85°C per
2 minuti. La tempistica però dipende sempre dalla grandezza.
Questo passaggio ci permette di conservarli tranquillamente anche per 4-5 giorni in positivo, a patto sempre di aver eseguito tutta la manipolazione precedente la cottura rispettando tutte le dovute misure di
sicurezza alimentare (catena del freddo, pulizia delle attrezzature, degli ambienti, degli operatori, ecc.)
Al momento del servizio sarà sufficiente scaldare la bisque direttamente nel bollitore o in pentola, mettere i crostacei nel piatto caldo e versarci sopra la bisque molto calda.
Tenete presente
una cosa importante: abbiamo parlato di crostacei e come sapete non tutti sono uguali. Solo di gamberi se ne trovano in commercio un infinità di specie diverse, se poi aggiungiamo mazzancolle, scampi, astici ecc. la lista diventa pressoché infinita.
Un astice non ha gli stessi tempi di cottura di un gambero rosa, quindi le tempistiche ed eventualmente il procedimento di rigenerazione andranno
riadattate in base ai prodotti che utilizzate.
