Allora direi che, per portare avanti l'esperimento nel migliore dei modi, ci sono due alternative da testare.
Basandomi sulla tua valutazione (
a proposito, fai bene a riportare i risultati, è indispensabile 
), non escludo che possa essere "colpa" del sale, che si porta dietro anche tutta la parte aromatica del vino e l'alcool.
Quindi visto che stai facendo delle prove per trovare il risultato ottimale, ti suggerirei di proseguire in due modi differenti:
- Scottare la carne dopo la salamoia;
- Usare una salamoia acida ma senza sale.
Però tieni presente che
con i tagli misti è pressoché impossibile trovare i parametri giusti, tanto meno ottenere un risultato standard. Ogni taglio ha le sue temperature e i suoi tempi, l'ideale sarebbe farsi dare
lo stesso muscolo, o al massimo che ti arrivino suddivisi per tipo invece che tutti insieme.
Tornando a noi, alla prossima consegna di cinghiale per il test dividi la carne in due parti uguali.
Una parte
la tratti con la salamoia che hai già usato per la prova precedente. Dopodiché, prima di condizionarla sottovuoto la asciughi bene e
la scotti a fuoco vivo (
poca alla volta per mantenere alta la temperatura).
Questo consentirebbe l'evaporazione delle parti volatili del vino, che quindi non dovrebbe più prevalere sul sapore della carne cotta.
Naturalmente, dopo la cottura sottovuoto valuti se è il caso di ripassare tutto in pentola per regolarne la densità o se non è necessario.
Per la parte restante invece prepari
la stessa salamoia escludendo però il sale. Trascorso il tempo, questa parte la condizioni sottovuoto e la cuoci senza scottarla (
naturalmente intendo di cuocere insieme entrambe le parti trattate in modo diverso).
Riguardo al fatto che fosse tenace prova a salire di qualche grado e allungare i tempi fino anche a 24 ore. Col cinghiale non è facile trovare uno standard di cottura: in particolar modo se usi parti miste, beccare la cottura giusta è sempre un terno al lotto...