Ciao Vittorio,
il fatto che tu stia già pensando a Pasqua ci fa capire che sei entrato a pieno nell'ottica del sistema sottovuoto.
I tipi di agnello che hai elencato hanno tutti
caratteristiche diverse, sia nella quantità di grasso, che come morbidezza delle carni e gusto. Non è facile calibrare ogni fattore in modo preciso. Ma possiamo darti delle indicazioni di massima, abbastanza attendibili, che ti porteranno al miglior risultato.
Prima di procedere sarà comunque necessaria
una tua valutazione, in base al prodotto che hai per le mani. Perciò non escludere, una volta deciso quale agnello prendere, di fare almeno un test prima di cuocerle tutte quante.
Quindi il primo passo è disossare le cosce. In questo modo sarai in grado di calibrare le la salamoia in modo preciso. Quindi puoi prendere in considerazione la nostra “
formula”: acqua molto fredda in quantità doppia rispetto al peso della carne, con il 4% di sale.
Come tempistiche tieni in considerazione almeno una notte, ma puoi arrivare anche a 24 ore. Se scegli il pré salé magari potrebbero essere sufficienti anche 18 ore, vista l’alimentazione di questa varietà di agnello.
Se intendi scottarla prima di cuocere sottovuoto, tieni presente che la carne sarà molto umida. Perciò ti consiglio di farla far sgocciolare in frigo, su una griglia, per almeno 24 ore. Dopodiché dovrai tamponarla molto bene prima di scottarla, altrimenti ti ritroverai con una carne bollita (oltre al rischio di farti male).
Dopo questo passaggio, la carne va legata a mo’ di arrosto con lo spago di cotone (o di lino).
Quindi a questo punto puoi rosolare in padella, magari con del grasso d’agnello, burro chiarificato, alloro, rosmarino, salvia, aglio o gli aromi che preferisci.
Poi
velocemente scoli bene dal grasso, abbatti a
+3 °C e condizioni sottovuoto.
Le temperature di cottura variano solitamente
tra 66 e 70 °C, a seconda del grado di cottura che cerchi (a 66 °C rimane abbastanza rosa). Questo dipende sopratutto dalla cultura e dalle tradizioni dei luoghi in cui vivi e da ciò che i tuoi clienti si aspettano.
I tempi invece variano
tra le 18 e le 24 ore a seconda della quantità di collagene presente nel tipo di agnello che hai scelto.
Dopo la cottura, abbatti in acqua e ghiaccio.
La porzionatura in questo caso non è delle più semplici, perché nel caso di spalle e cosce dell’agnello, la carne tenderà a disfarsi una volta affettata. Dovresti riuscire a far corrispondere ogni porzione con la giusta quantità di spago, e fare molta attenzione a non rovinarle in fase di rigenerazione.
Però non sapendo come vorrai procedere, se hai la pazienza di porzionarle in ogni caso, fai prima una prova con un pezzo per vedere se riesci a gestirla.
Poi eventualmente puoi pastorizzarle a 65 °C per almeno 30 minuti. Naturalmente va da se che tutta la fase di porzionatura va fatta nel massimo dell’igiene secondo i principi della CPI come diciamo sempre.
Sarebbe bello se poi potessi mostrare il lavoro fatto a tutta la community, magari con un bel post approfondito con tanto di procedimento e foto.

Sarebbe sicuramente d'ispirazione al resto della ciurma, che magari potrebbe organizzarsi allo stesso modo per le festività pasquali.
E ovviamente, come al solito, aspettiamo anche
un tuo gradito feedback!

